Quelle scarpe sono recidive…

Cari amici scacchisti la notizia è ufficiale: Ivanov ha ricominciato la sua carriera scacchistica. Non in Svizzera come precedentemente annunciato nell’articolo “Quando hai il computer dentro le scarpe” bensì nella più concessiva Spagna, dove per un qualche motivo l’hanno lasciato partecipare all’Open Internazionale di Navalmoral de la Mata, nella provincia di Caceres. È da precisare che Ivanov a Court, nel Giura bernese, non ha potuto mettere piede perché sia il Grande Maestro Bauer che altri colleghi bulgari come il GM Ninov e l’ IM Delchev hanno avuto la premura di avvisare gli organizzatori del torneo della dubbia reputazione del giovane, e questi  hanno saggiamente deciso di non accettare la sua iscrizione.

La delusione del mio mancato scoop è stata tale che non sono andato oltre l’undicesimo rango, mentre Patuzzo dopo aver dimostrato scacchi agguerritissimi durante tutto il torneo (al penultimo turno ha torturato per cinque ore il forte GM Leroux concendogli la patta in un finale da miocardio) sciupa un risultato che poteva essere eccellente buttando via l’ultima partita.

Un particolare interessante da notare è che l’avvocato d’Ivanov si è permesso di inviare una sorta di lettera in cui minacciava gli organizzatori del torneo di  prendere misure legali per quella oltraggiosa estromessione, ma questo comportamento oltre che ridicolo denota una certa ignoranza circa i tornei di scacchi, gli organizzatori di un qualsiasi torneo hanno sempre la facoltà di rifiutare un certo giocatore, soprattutto quando hai la fama di baro internazionale e ti puzzano i piedi.

Comunque a Navalmoral de la Mata il nostro eroe non si è smentito, e dopo aver battuto due grandi maestri e pareggiato con un terzo è stato messo sotto scacco dal GM Gulyiev che giustamente prima dell’incontro (l’ultimo turno in cui ci si giocava il primo premio) ha chiesto un controllo delle famose scarpe (come aveva fatto il GM Dlugy all’Open di…) ma ancora una volta il giovane Ivanov si è rifiutato di toglierle, cosa che porta alla sconfitta e per questa volta anche all’espulsione dal torneo.

Cosa si può aggiungere? Non molto ovviamente, ma almeno si è capito che nelle scarpe ha qualcosa di molto sospettoso perché piuttosto che perdere per forfait ti togli le scarpe anche se hai le calze rotte e le unghie lunghe come un’arpia, vabbé, beccato ancora. L’ultima domanda da porsi è: continuerà?

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